Vinile nasce dalla valorizzazione di un antico complesso rurale a prevalente destinazione agricola, funzionale alla coltivazione dei vigneti antistanti. Un progetto architettonico attento, che vuole evolvere la matrice storica e rurale della struttura, mantenendo integra la sua squadrata imponenza.
Il risultato è un edificio adatto alle nuove esigenze dell’imprenditore agricolo e contemporaneamente un luogo di abitazione, lavoro e ristoro.
La ricerca dell’armonia eclettica di Vinile è stata raggiunta grazie ad opere d’arte, arredi eleganti ed elementi evocativi del legame tra la memoria e l’attuale. Un insieme che emoziona e trasmette contemporaneità, pur mantenendo il calore tipico del focolare domestico.
Dalla commistione tra Agricoltura, Architettura e Arte, nasce un progetto integrato che mette al centro la bellezza, intesa come qualità di vita per chi frequenta gli spazi e il territorio che li accoglie.
Emanuele Pavanetto, noto agronomo e rinomato viticoltore della Marca, si occupa di produzione integrata in viticoltura e frutticoltura come consulente tecnico. Fondatore delle sue tre aziende a indirizzo viticolo nel Trevigiano e forte di un animo intraprendente e lungimirante, intravvede in un vecchio casolare l’opportunità di uno sviluppo imprenditoriale.
La Società Agricola Il Melograno, stabilita all’interno della struttura dove ora sorge Vinile, è composta da Emanuele, la moglie Antonella e da Sophia, Romeo e Greta – i loro tre figli – che arricchiscono il progetto Vinile con punti di vista differenti, risultato di percorsi professionali e formativi diversi che trovano però origini da radici comuni.
Anche da questa contaminazione di pensieri e visioni nasce l’ecletticità di un locale che – con i suoi ambienti evocativi e una spiccata proposta culinaria – eleva a un livello superiore il concetto di agriturismo.
L’edificio si presenta rigoroso ed essenziale. Le ampie vetrate lasciano penetrare lo sguardo all’interno dell’agriturismo e permettono l’integrazione della struttura con il paesaggio rurale, ricordando i tipici fori dei granai e dei fienili.
La scelta dei materiali è stata ispirata dalla precisa volontà di riutilizzo, considerando quelli già presenti come una risorsa da migliorare ed evolvere.
Il corten rievoca i vecchi attrezzi da lavoro, il legno di larice lasciato al naturale rimanda all’edilizia di necessità nell’aggregato rurale, i mattoni in argilla e i pavimenti in resina color vinaccia, sono utilizzati a richiamare i materiali che componevano le vecchie cantine impregnate di vino.
La cucina di Vinile è un vero laboratorio di ricerca dell’equilibrio tra la tradizione culinaria del territorio, la creatività e la genuinità degli ingredienti utilizzati.
Ciò che Vinile vuole trasmettere è la concretezza del territorio, composta da ingredienti Km O, impiattati attentamente con l’accuratezza che meritano: un movimentato susseguirsi di note armoniose ed equilibrate, stimolato dalle interpretazioni personali dello chef Giuseppe Caccamo
I sapori delicati di carni e prodotti ittici si sposano con erbe e aromi stagionali, a condurre il commensale in un’esperienza sensoriale sincera e connessa alla natura.
Accomodarsi a un tavolo di una delle sale del Vinile significa entrare in contatto con la filosofia dell’agriturismo, addentrandosi in un ambiente carico di significato, dettagli evocativi e richiami alla matrice rurale della struttura.
Un mix di contemporaneità, calore domestico e tradizione introduce il commensale a un viaggio culinario tra le proposte del menù ed etichette dei vini selezionati.
Un viaggio guidato dalla premura e dall’empatia di chi l’ambiente di sala e le esigenze degli ospiti li conosce, li comprende e li soddisfa con attenzione.
Inoltre troverete sempre chi saprà proporre abbinamenti enogastronomici in grado di sorprendere il palato più esigente.